giovedì 23 ottobre 2008

DILEMMI TEOLOGICI ALLA FERMATA DEL BUS

Oggi pomeriggio, verso le cinque, mi incammino vero la fermata dell'autobus per andare all'università, mentre è pioviggina una pioggia grigia e l'aria non è molto invitante. Sto lì che aspetto con alcune persone, in standby (tradotto, farsi i fatti propri e ridurre l'attività cerebrale al minimo guardando come le mucche le varie auto che passano in strada). Ripeto, appunto, è un po' tutto grigio.
Ad un certo punto, sta per arrivare l'agognato mezzo che mi condurrà in quel dell'università ad assistere ad un'altra - l'ennesima - magnifica lezione di Diritto e un tizio, che ho dietro mi dice una cosa del tipo: "Certo che se Cristo torna mo' non trova nessuna da sposasse".
Io mi giro e per un attimo rimango interdetto, poi mi tuffo nella diatriba teologica, affascinato dalla sottile questione postami: "Perché?".
"Era troppo basso", fa sicuro lui.
Mi calo nella parte: "Mah, io sapevo che era alto, sa com'è, quando uno è alto si dice che è un cristone".
"No" continua "Era basso, in mezzo alla folla nemmeno lo riuscivano a vedere". Ormai è chiaro, è un esperto di patristica che ha profonda conoscenza dei classici cristiani. Origene? Tertulliano? Agostino? Dove avrà preso questa notizia?
"Come la gente dell'epoca, che in media era più bassa di adesso". Il problema è che sono entrato nel gorgo e cerco persino di trovare una spiegazione razionale alla cosa - brutto vizio tipicamente mio - ma lui dai massimi sistemi teologici torna sulla terra.
"Mo' le donne vogliono uomini alti un metro e novanta, co' un cazzo così" dice mimando con le mani una sleppa alla Rocco Siffredi, all'incirca - adesso non è che ho preso le misure precise "certo, magari pure uno basso magari ce l'ha così, ma è più difficile". Per fortuna arriva il bus e nel suo rombo si perdono le altre parole. Saliamo insieme, inghiottiti da quella scatoletta mobile, e ci separiamo.
Certo che pensare a Gesù che scende sulla Terra per trovarsi una moglie - manco fosse Eddie Murphy ne Il principe cerca moglie - e preoccupato per le sue eventuali dimensioni (di altezza e di altro tipo) è una cosa così estrema che nemmeno il mio scetticismo religioso la poteva partorire.

mercoledì 22 ottobre 2008

CARRI ARMATI ALLA SAPIENZA

Ormai le proteste contro il decreto Gelmini crescono. Oggi il clima all'università era strano, si respirava un qualche sentore di fibrillazione nell'aria. Manifesti e tazebao ovunque, lezioni all'aperto (ne ho beccate un paio), gente che sciamava per i corridoi dando volantini di protesta.
Stavo per tornare a casa e riuscivo a sentire il boato degli studenti che discutevano a Lettere oggi pomeriggio, anche se ero distante. Distante non solo fisicamente. E' un periodo che mi sento lontano dall'attivismo, dalle mobilitazioni in generale. Nulla contro, chiaro, sono solidale con le proteste, ma ho la testa da un'altra parte.
Forse mi sveglierebbero un po' solo i carri armati alla Sapienza. Ma, sentite le ultime dichiarazioni di Berlusconi, possiamo sperare anche in questo.

venerdì 17 ottobre 2008

Ecco l'ennesimo blog dove un tizio anonimo che ha poco da fare nei suoi momenti di pausa scrive cose discutibili e/o che interessano poco gli altri, dando sfogo alle sue frustrazioni, visioni, pulsioni.
Oggi è venerdì 17, di un anno bisestile: cominciamo bene. Ah, per la cronaca a Roma piove pure. Tranquilli, non sono scaramantico, tengo solo il bazooka a portata di mano per eventuali gatti neri. Tranne quello che ho in casa, chiaro.