Ormai le proteste contro il decreto Gelmini crescono. Oggi il clima all'università era strano, si respirava un qualche sentore di fibrillazione nell'aria. Manifesti e tazebao ovunque, lezioni all'aperto (ne ho beccate un paio), gente che sciamava per i corridoi dando volantini di protesta.
Stavo per tornare a casa e riuscivo a sentire il boato degli studenti che discutevano a Lettere oggi pomeriggio, anche se ero distante. Distante non solo fisicamente. E' un periodo che mi sento lontano dall'attivismo, dalle mobilitazioni in generale. Nulla contro, chiaro, sono solidale con le proteste, ma ho la testa da un'altra parte.
Forse mi sveglierebbero un po' solo i carri armati alla Sapienza. Ma, sentite le ultime dichiarazioni di Berlusconi, possiamo sperare anche in questo.
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10 anni fa
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